Chiunque danneggi un altro soggetto, provocandogli un danno di qualunque natura (contrattuale o extracontrattuale) è tenuto a risarcirlo del pregiudizio arrecato. Da questa considerazione che a prima vista potrebbe sembrare quasi ovvia e scontata, prende invece le mosse una delle materie più ampie e complesse che il ramo civilistico del Diritto italiano abbia mai considerato, il risarcimento del danno.
In esso confluiscono esigenze risarcitorie che originano dalle interazioni dei più svariati soggetti ed i rami del diritto che confluiscono nella materia risarcitoria sono decine e decine.
Casi di risarcimento danni
Quali sono, nella vita di tutti i giorni, le situazioni nelle quali la materia risarcitoria (risarcimento del danno) si applica più di frequente?
Come accennato, l’aspetto risarcitorio di una vicenda può riguardare le più svariate problematiche giuridiche, ma di solito quando si pensa al “risarcimento danni” per antonomasia vengono in mente ambiti ben precisi: il risarcimento danni da circolazione stradale, la responsabilità civile per danni fisici (ivi compresa quella addebitabile a errore professionale dei medici) e la responsabilità per danni da inadempimento contrattuale.
Alcuni esempi di casi per i quali è possibile richiedere un risarcimento danni.
- incidenti stradali con danni ai veicoli
- incidenti stradali con lesioni alle persone
- infortuni
- furto
- incendio
- perdita impiego
- malasanità
- infortuni attività sportiva
- caduta accidentale
Quando il danno è risarcibile?
In generale perché un danno possa essere risarcito, occorre che esso sia direttamente riconducibile ad uno o più soggetti ben identificati e che l’ammontare del danno stesso, nonché le sue conseguenze nel tempo, siano adeguatamente quantificate o quantificabili.
Da queste considerazioni discende la evidente importanza degli strumenti processuali di cui uno Studio Legale deve sapersi dotare: importante sarà la giusta analisi ed inquadramento giuridico della vicenda nella sua interezza e poi, tutt’altro che secondariamente, la predisposizione di un adeguato apparato probatorio.
Soltanto la collaborazione con professionisti esperti nello specifico settore di cui trattasi potrà garantire perizie di parte complete ed autorevoli che facilitino il lavoro del Giudice e contrastino, al bisogno, le asserzioni di controparte.
Costi e tempi per il risarcimento danni
La materia risarcitoria, nelle sue varie branche, non può venire nettamente discriminata dalla vicenda da cui scaturisce: un contratto, un atto illecito, ecc.
Per una valutazione di massima dei tempi e dei costi di una procedura di risarcimento danni si dovrà considerare innanzitutto l’entità del risarcimento che si vuol richiedere e di conseguenza, l’autorità Giudiziaria competente per valore (ammontare del risarcimento richiesto) e per materia (natura della controversia).
In generale comunque i tempi per ottenere una sentenza dal Giudice di Pace (che nella materia dei danni da circolazione stradale è competente fino ad € 20.000,00 e nelle altre materie fino ad 5.000,00) o in Tribunale può variare, in ipotesi non particolarmente complicate, da 12 mesi , fino ad un massimo di 18/24 mesi.
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