Il LAVORO, cosa è
Se sei arrivato su questa pagina stai cercando probabilmente un avvocato del lavoro a Roma. Prima di consigliarti i nostri avvocati, facciamo però una dovuta panoramica dell’argomento.
Nell’ordinamento italiano il lavoro è ben lungi dall’essere soltanto una produzione più o meno organizzata di beni o servizi. Il lavoro è posto a base della convivenza civile dei cittadini della Repubblica. Non tutte le possibili accezioni che potremmo considerare in merito alla attività lavorativa hanno però nell’ordinamento la stessa dignità e considerazione. Se infatti il lavoro autonomo viene considerato nulla più che lo strumento col quale il singolo può attuare il suo diritto alla libera iniziativa economica, da normare soltanto perché non entri in contrasto con le politiche economiche del paese, lo stesso non può certamente dirsi per ogni forma di lavoro che preveda l’instaurarsi di un rapporto di gerarchia e/o collaborazione strutturata tra una pluralità di soggetti: il Rapporto di lavoro.
Come nasce un rapporto di lavoro? A chi rivolgersi se qualcosa va storto?
Un rapporto di lavoro può nascere in una pluralità di modi che vanno dal bando o concorso pubblico, al contratto di assunzione dal privato, alla regolarizzazione (c.d. emersione) forzosa o meno, di un mero rapporto di fatto.
Prescindendo dalle intuibili differenze formali e sostanziali che intercorrono tra le diverse possibilità, va sottolineato come la legge disciplini dettagliatamente sia lo svolgersi del rapporto stesso, attraverso tutta una serie di garanzie per il lavoratore e di doveri per colui che lo assume, sia la cessazione dello stesso che, laddove non giunga ad una sua naturale conclusione, vede quasi sempre il ricorso ad un Giudice del Lavoro.
Perché rivolgersi ad un avvocato prima di una assunzione?
Come detto la quasi totalità dei rapporti posti in essere dai privati avviene in base ad un Contratto di lavoro. In altri casi, il rapporto sorge come situazione di fatto per poi emergere a causa di una specifica azione giudiziaria.
Se si vuol essere certi che il rapporto di lavoro venga correttamente inquadrato dall’interprete e che da esso non finiscano per discendere obblighi non previsti da una o entrambe le parti, bisogna che il contratto di lavoro sia scritto con chiarezza e non faccia affidamento su statuizioni che l’ordinamento non permette e sostituisce ex lege
con altre che ritiene più opportune.
Si dovrebbe considerare che la legge italiane è da molti considerata come fortemente squilibrata dal lato delle garanzie teoriche accordate alla parte ritenuta più debole (il dipendente o collaboratore, specie in seguito alle riforme del ‘75) e un contratto redatto in modo ambiguo o troppo generico finisce per essere una condanna per il datore di lavoro anziché una forma di garanzia per tutte le parti coinvolte.
Perché, un lavoratore dovrebbe rivolgersi ad un avvocato per far valere i propri diritti?
Se è certamente vero che l’ordinamento italiano prevede una robusta serie di norme che tutelano la posizione del “lato debole” del rapporto di lavoro è altresì vero che, proprio in base a questa circostanza, colui che assume è in grado di porre in essere numerosi comportamenti evasivi che mirano ad aggirare, svuotare di significato ogni garanzia che la legge prevede come ineludibile. Nel corso di una vertenza o Causa di lavoro starà al buon avvocato lavorare con rapidità ed efficacia affinché la vicenda per la quale è causa sia inquadrata correttamente ed in essa le garanzie previste per il lavoratore dipendente possano dispiegare pienamente i loro effetti.
Quanto costano una Causa di Lavoro o una Vertenza?
In materia di Lavoro non è sempre necessario ricorrere al Tribunale; esistono forme di conciliazione in sede Sindacale ed i costi per l’assistenza di un legale sono piuttosto contenuti potendo nel minimo aggirarsi da poche centinaia di euro per arrivare a qualche migliaio per le questioni di rilevante importo economico.
Per le cause di lavoro dinanzi al Tribunale il costo delle competenze dell’avvocato varia in considerazione della difficoltà del contenzioso e si fa riferimento all’applicazione dei parametri del D.M. 55/2014 aggiornato al D.M. 37 dell’8.3.2018 che prevede compensi a partire da € 329,00.
In ogni caso il pagamento del compenso del professionista non avviene in un’unica soluzione e possono essere accordate dilazioni e pagamenti rateali personalizzati.
Quanto tempo dura una causa di lavoro?
I tempi di trattazione delle cause davanti al Tribunale del lavoro dipendono principalmente dalla complessità della causa stessa nonché dalla mole di procedimenti del quale la sede competente è incaricata (ad es. il Trib. Di Roma prevede tempi di oltre 3 anni) ma di solito si riesce a definire una vicenda di diritto del Lavoro in tempi che mediamente superano di poco i 2 anni.
Diverse le tempistiche dei procedimenti alternativi di conciliazione che, di solito, non superano i 2 o 3 mesi.
Avvocato lavoro Roma
Se sei arrivato qui in fondo avrai capito qualcosa in più sull’argomento del lavoro, potresti però ancora avere bisogno di un buon avvocato a Roma. Sei nel posto giusto!