Anche dopo un provvedimento giudiziale che ha quantificato il contributo di mantenimento dei figli a carico del genitore non collocatario, la conflittualità fra (ex) coniugi è spesso alimentata da incomprensioni derivanti proprio dalle spese per i figli.
Il piccolo vademecum che segue si propone l’obiettivo di fare chiarezza su quali spese siano GIA’ COMPRESE nell’assegno di mantenimento
SPESE ORDINARIE figli a carico, assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento per i figli è un importo forfettizzato che COMPRENDE
Vita quotidiana
1 – Vitto e abbigliamento;
2 – Ricarica del cellulare;
3 – Spese di trasporto urbano,
4 – Carburante,
5 – Attività ricreative abituali (cinema, feste, attività conviviali)
Scuola
1- Spese per tasse scolastiche (escluse quelle universitarie),
2 – Materiale scolastico di cancelleria
3 – Mensa
4 – Uscite didattiche
5 – Attività prescolastiche e dopo scuola
Altro
1- Medicinali da banco (compresi gli antibiotici, antipiretici, medicinali per la cura di patologie ordinarie e stagionali)
2- Baby sitter (se l’esigenza esisteva anche prima della separazione)Spese per la cura degli animali domestici dei figli (salvo che questi siano stati donati successivamente alla separazione o al divorzio)
3 Trattamenti estetici
Spese dell’abitazione (incluse le utenze)
Tutte le spese che rientrano nella casistica sopra elencate debbono, salvo diverso ed espresso accordo tra le parti, essere considerate tra quelle di già coperte dal mantenimento: non c’è bisogno di rendicontarle separatamente da parte del genitore collocatario il quale però, di norma, non potrà chiedere dazioni ulteriori riguardo ad esse.